Il Baccalà – Mangiare Baccalà ad Avellino

   Una volta il baccalà si mangiava a casa, le donne lo mettevano in ammollo per alcuni giorni, quando poi era pronto lo cucinavano, ognuna secondo la propria ricetta tramandata dalla nonna.

   Oggi quasi nessuno cucina più il baccalà in casa perché  la preparazione deve essere pianificata per via dei lunghi tempi di ammollo necessari a reidratarlo , cosa che contrasta con la vita frenetica dei nostri tempi. 

   E’ un vero peccato rinunciare ad un buon piatto di baccalà perché è un pesce ricco di proteine e povero di grassi, in effetti è un pesce magro adatto a tutti, ma soprattutto fa molto bene alla salute. 

 Vini da abbinare: Consigliato un "Fiano di Avellino docg" oppure un ottimo "Rosato doc Irpinia" ottenuto da uve Aglianico.

    Grazie al suo basso contenuto di grassi il baccalà è presente nei piatti di chi deve seguire delle diete, come soggetti obesi o sovrappeso e in particolare in soggetti con patologie come l’ipertrigliceridemia e l’ipercolesterolemia. La notevole presenza di acidi grassi Omega 3 aiuta a ridurre il colesterolo “cattivo” e ad aumentare quello “buono”.

   Sin dai tempi antichi, infatti, si pensava che il baccalà fosse un valido alimento energizzante, nonché un tonico muscolare. Quel che la tradizione popolare ha per secoli tramandato, trova conferma sia dall’analisi organolettica che dal contenuto in microelementi. Oltretutto è una fonte di proteine migliore rispetto alla carne: un etto di pesce ne contiene 39 grammi, mentre un etto di carne bovina o suina ne contiene solo 20. Perciò Il baccalà può manifestare effetti benefici sulla salute dell’intero organismo.

Lo chef  Antonio della “Taverna Morecese” propone ai suoi appassionati clienti varie ricette di baccalà, al fine di accontentare tutti i gusti. 

Non potete fare a meno di assaggiarlo!!!